Articolazioni ed ossa

Le ossa

Il Sistema Muscolo-Scheletrico del corpo umano comprende non solo le ossa e le articolazioni, ma anche le strutture muscolari e tendinee. Tra queste, il tessuto osseo svolge numerose funzioni essenziali per il nostro organismo. Innanzitutto, le ossa forniscono il sostegno strutturale al corpo e consentono il movimento grazie alla loro capacità di formare articolazioni. Inoltre, le ossa proteggono gli organi interni, come la colonna vertebrale, che ospita il midollo spinale.

Inoltre, l’osso ha una funzione di omeostasi, ovvero di mantenimento di livelli normali di calcio circolante nel sangue. Questa proprietà è resa possibile dal fatto che l’osso non è un tessuto statico, ma è continuamente in movimento grazie all’azione di cellule specializzate, come gli osteoblasti e gli osteoclasti. Durante la crescita, gli osteoblasti sono più attivi, mentre in età adulta si verifica un equilibrio tra formazione e riassorbimento dell’osso. Nell’età avanzata, invece, i fenomeni di riassorbimento prevalevano su quelli di formazione, con conseguente riduzione della massa ossea. Questo fenomeno è particolarmente accentuato nelle donne dopo la menopausa e può portare a condizioni come l’osteopenia e l’osteoporosi.

 

Un’altra importante funzione dell’osso è quella di deposito di calcio, un ione essenziale per il corretto funzionamento di tutti gli organi del nostro corpo. In caso di carenza di calcio, l’organismo preleverà il calcio dalle ossa, riducendo la loro massa e aumentando il rischio di fratture. Per questo motivo, è fondamentale assumere quantità sufficienti di calcio attraverso l’alimentazione o eventualmente con integratori.

Esistono due tipologie di osso: l’osso corticale, che costituisce la parte principale delle ossa lunghe e l’osso spongioso, che costituisce la parte principale delle ossa piatte e delle articolazioni. L’osso corticale è più rigido e resistente ai carichi e ai traumi, ma è meno vascolarizzato, mentre l’osso spongioso è meno resistente ma molto vascolarizzato.

Infine, le ossa contribuiscono al movimento del corpo umano attraverso le articolazioni. Le articolazioni consentono il movimento di ossa e muscoli e possono essere di vario tipo, come ad esempio le articolazioni a cerniera, le articolazioni a sfera o le articolazioni a caviglia. In sintesi, le ossa e le articolazioni sono componenti essenziali del Sistema Muscolo-Scheletrico, fondamentali per la salute e il benessere del nostro organismo.

Le articolazioni

Le articolazioni sono strutture complesse che sono composte da diversi tipi di tessuti che hanno caratteristiche fisiche, biologiche e meccaniche molto diverse tra loro. Il giusto equilibrio tra questi tessuti rende ragione delle caratteristiche delle articolazioni umane.

I tessuti che compongono le articolazioni includono le ossa, le estremità articolari delle quali sono costituite principalmente da osso spongioso molto elastico e vascolarizzato. La cartilagine è un altro tessuto importante delle articolazioni, che ha poche cellule ma molta sostanza extracellulare. La cartilagine permette il movimento dell’articolazione senza produrre attrito e contribuisce a ridurre il carico sulla articolazione stessa distribuendolo su una superficie più ampia, riducendo così il carico per unità di superficie. La cartilagine è un tessuto poco vascolarizzato e viene nutrita principalmente dall’osso sottostante e dal liquido sinoviale.

La membrana sinoviale è un tessuto molto vascolarizzato che si trova all’interno delle articolazioni e tappezza la loro parete interna. La membrana sinoviale produce il liquido sinoviale, che è un liquido viscoso simile a un olio lubrificante e ha due funzioni principali. In primo luogo, lubrifica le superfici articolari per consentire il movimento senza attrito. In secondo luogo, nutre la cartilagine che riveste le superfici articolari. La membrana sinoviale può andare incontro a problemi di tipo infiammatorio, causando iper-produzione di liquido sinoviale ed eventualmente dolore.

La capsula articolare e i legamenti che ricoprono l’articolazione creano un microambiente chiuso e protetto che favorisce il corretto e normale funzionamento dell’articolazione. I legamenti costituiscono dei “rinforzi” della capsula articolare che mantengono la stabilità dell’articolazione durante il movimento e impediscono che movimenti anomali comportino la rottura delle articolazioni. I legamenti sono costituiti da fibre collagene di tipo elastico che si allungano e ritirano a seconda degli stress a cui l’articolazione è sottoposta. Inoltre, i legamenti hanno importanti terminazioni nervose di tipo propriocettivo, che fanno sì che si innescano anche meccanismi automatici di reazione muscolare agli stress anomali.

Come mantenere sane ossa ed articolazioni?

La salute di ossa ed articolazioni, che può essere suddivisa in due parti: la salute meccanica e la salute biologica, strettamente interconnesse tra loro.

 

La salute meccanica dipende dalle attività motorie che svolgiamo, poiché ossa ed articolazioni servono a sostenere e muovere il nostro corpo. L’attività fisica di carico è fondamentale per mantenere un trofismo osseo adeguato, sia nei giovani che negli adulti/anziani, anche se le quantità e le tolleranze ai carichi possono variare a seconda delle situazioni di salute generale dei soggetti.

L’attività fisica non solo contribuisce al mantenimento in salute di ossa ed articolazioni, ma anche alla riduzione delle conseguenze fratturative di traumi anche banali. Tuttavia, la salute meccanica delle ossa e delle articolazioni non dipende solo dal movimento, ma anche da altri fattori e condizioni del soggetto, come il sovrappeso, gli sforzi eccessivi, l’età, la riduzione di massa ossea (osteopenia/osteoporosi) e di massa muscolare (sarcopenia).

 

La salute biologica di ossa ed articolazioni dipende invece da diversi fattori, come l’età, la presenza di malattie metaboliche, la corretta alimentazione e idratazione. La presenza e il trattamento di malattie metaboliche che possono incidere sul turn-over dell’osso e sul trofismo dei tessuti articolari devono essere adeguatamente riconosciute e trattate in ambito medico. La corretta alimentazione è fondamentale per la salute biologica di ossa ed articolazioni, in particolare un corretto apporto di calcio e vitamina D. La corretta idratazione è altrettanto importante, poiché il nostro corpo è costituito per circa il 60% di acqua.

In sintesi, per mantenere la salute di ossa ed articolazioni è importante avere uno stile di vita attivo, con attività fisica di carico, una corretta alimentazione e idratazione, e riconoscere e trattare eventuali malattie metaboliche. Questi fattori possono aiutare a prevenire la riduzione di massa ossea e muscolare e ridurre il rischio di fratture e altri problemi articolari.

Sono previste norme di preparazione alla visita?

Per la visita imminente, la quale è assolutamente sicura e ha una durata approssimativa di 20 minuti, non è necessaria alcuna preparazione da parte del paziente. Tuttavia, durante la consulenza specialistica, è importante che il paziente porti con sé eventuali documenti relativi a precedenti esami medici e una lista dettagliata dei farmaci che sta attualmente assumendo, indicando anche le dosi.

Chirurgia della Colonna Vertebrale

Un approccio meno invasivo, con maggiori possibilità di cura e guarigioni più rapide.

 

Con l’aumentare dell’età della popolazione, si registra un aumento di persone che soffrono di disturbi alla colonna vertebrale. Dopo i 45 anni, il 50% degli italiani sperimenta dolori alla schiena più volte l’anno.

Le lombalgie e le lombosciatalgie da ernia del disco o da stenosi degenerativa sono comuni e possono causare dolore anche agli arti inferiori a causa dell’interessamento del nervo sciatico. La degenerazione può compromettere la stabilità della colonna lombare, causando ipermobilità e infiammazione cronica, che porta al dolore.

Negli ultimi anni, la chirurgia vertebrale ha fatto progressi straordinari grazie all’avanzamento delle tecnologie degli impianti e degli strumenti, alla chirurgia mininvasiva e assistita dal computer. Le opzioni di trattamento per ernie discali, fratture vertebrali, scoliosi, cifosi, spondilolistesi, discopatie multiple e stenosi canalari vertebrali si sono moltiplicate.

Grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni il dott. Leo Massari è in grado di intervenire con trattamenti specifici per ogni distretto della colonna vertebrale, dal tratto cervicale al segmento lombosacrale.

Le patologie più frequentemente trattate includono la lombosciatalgia da ernia discale lombare, la stenosi lombare, la spondilolistesi lombare, la lombalgia da discopatie lombari degenerative, le fratture vertebrali traumatiche ed osteoporotiche, la cervicobrachialgia da ernia discale cervicale, le mielopatie cervicali con sofferenza del midollo spinale e la scoliosi lombare dell’adulto.

Gli approcci chirurgici percutanei e mini-invasivi, la microchirurgia del rachide con l’utilizzo del microscopio operatorio e dei materiali di osteosintesi vertebrale più innovativi e avanzati, consentono un maggior rispetto e risparmio dei tessuti, riducendo i tempi di ospedalizzazione e di recupero per il paziente.

Discectomia microchirurgica per ernia discale lombare

Viene eseguito un trattamento specifico per le ernie del disco utilizzando una tecnica mini-invasiva. Si effettua una piccola incisione cutanea e si utilizza un microscopio operatorio per rimuovere l’ernia discale migrata. Quando necessario, viene effettuata una discectomia selettiva per rimuovere il materiale discale degenerato. La procedura può essere eseguita anche con anestesia spinale e consente una rapida mobilizzazione del paziente. In genere, il paziente può essere dimesso il secondo giorno dopo l’operazione e tornare alle normali attività lavorative entro 20-30 giorni.

Stabilizzazione vertebrale – Artrodesi con tecnica open o mini-invasiva

Viene utilizzata una tecnica chirurgica per trattare problemi gravi della colonna lombare, come la spondilolistesi degenerativa, la stenosi canalare, le scoliosi dell’adulto e le discopatie lombari multiple. La procedura comporta il posizionamento di viti in titanio in ogni vertebra coinvolta, sotto stretto controllo radiologico intraoperatorio, e la loro connessione a barre sagomate per stabilizzare la parte della colonna che causa il dolore cronico. In alcuni casi, può essere necessario rimuovere la porzione più posteriore della vertebra (lamina) o i legamenti degenerati ed ispessiti tra vertebre contigue (laminectomia – recessotomia) per liberare le strutture nervose. Grazie alla tecnologia più avanzata e alle metodiche moderne, in alcuni casi selezionati, queste procedure possono essere eseguite in modo mini-invasivo attraverso piccole incisioni cutanee, rispettando al massimo i tessuti molli e muscolari.

Discectomia microchirurgica per ernia discale cervicale

Trattamento specifico per ernie discali cervicali che causano dolore persistente al collo e alle braccia e sono resistenti a trattamenti conservativi o causano compressione selettiva del midollo spinale. Con l’utilizzo del microscopio operatorio ad alto ingrandimento, si esegue una piccola incisione cutanea laterocervicale anteriore destra per rimuovere completamente il disco cervicale e l’ernia discale. Il disco è sostituito con una protesi cervicale o un innesto osseo chiamato “gabbietta” o “cage” per mantenere l’altezza corretta del disco degenerato. La procedura viene eseguita in anestesia generale e consente una mobilizzazione precoce, con dimissione a domicilio entro la seconda giornata post-operatoria e il ritorno alle normali attività lavorative in 20-30 giorni.

 

Trattamento antalgico postoperatorio

La fase post-chirurgica rappresenta un momento cruciale nel processo di guarigione del paziente. Dopo l’intervento, il corpo deve riprendere le proprie funzioni e superare eventuali complicanze. Per questo motivo, è fondamentale che il paziente venga seguito da un team medico specializzato che possa monitorare costantemente il suo stato di salute e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

In particolare, l’anestesista svolge un ruolo chiave nella gestione del dolore post-operatorio. Grazie alle più moderne metodiche, come i blocchi selettivi dei rami nervosi, i sondini peridurali o la somministrazione continuata di mini-dosi di analgesici, è possibile ridurre significativamente la sintomatologia dolorosa del paziente e favorire la sua ripresa.

Oltre alla gestione del dolore, l’anestesista utilizza anche farmaci di ultima generazione per prevenire eventuali complicanze e garantire il benessere del paziente. Grazie a un’attenta valutazione delle sue condizioni di salute e alla scelta dei farmaci più appropriati, è possibile minimizzare i rischi e favorire una rapida guarigione.

In definitiva, la presenza dell’anestesista nella fase post-chirurgica rappresenta un elemento di sicurezza fondamentale per il paziente, garantendo un’assistenza medica di alta qualità e un recupero rapido ed efficace.

 

Prenota una visita

Vuoi richiedere un appuntamento con il prof. Leo Massari? Clicca sul pulsante e compila il form all’interno della pagina.