Chirurgia della colonna

Visita ortopedica di chirurgia della colonna

La visita ortopedica di chirurgia della colonna è essenziale per individuare eventuali patologie della colonna vertebrale e valutare la presenza di eventuali problemi alle estremità superiori e inferiori. Il medico ortopedico specialista in chirurgia della colonna è il professionista preposto a questo tipo di visita e si occuperà di effettuare una valutazione approfondita dello stato di salute del paziente. L’obiettivo della visita è quello di identificare la patologia diagnosticata e stabilire il percorso di trattamento più adatto al caso specifico.

Il medico ortopedico specialista in chirurgia della colonna è un esperto nell’identificazione delle patologie della colonna vertebrale, tra cui scoliosi, ernie del disco, stenosi spinale e tumori spinali. Durante la visita, il medico effettuerà una serie di test e valutazioni per comprendere meglio il quadro clinico del paziente. Inoltre, eseguirà anche un esame fisico completo, che può includere test di mobilità e valutazioni della postura e della forza muscolare.

Una volta che il medico ortopedico specialista in chirurgia della colonna ha individuato la patologia, consiglierà al paziente il trattamento più indicato. A seconda della gravità della patologia, il medico può consigliare un percorso di terapia conservativa, come la fisioterapia o la terapia farmacologica, o una procedura chirurgica. In ogni caso, il medico si prenderà cura del paziente, seguendolo nel percorso di trattamento e monitorando il suo stato di salute.

Quando è necessaria la visita di chirurgia della colonna?

La visita di chirurgia vertebrale è un esame medico consigliato per individui che soffrono di una vasta gamma di problemi relativi alla colonna vertebrale. In particolare, questa visita è utile per chi soffre di mal di schiena, scoliosi, cifosi, ernie discali, patologie degenerative della colonna, fratture vertebrali, sciatalgia, disturbi del movimento e della postura.

 

I disturbi della colonna vertebrale possono causare un vasto numero di sintomi dolorosi e disabilitanti, che possono influire sulla qualità della vita di una persona. Pertanto, la visita di chirurgia vertebrale è un esame importante che consente di identificare la causa del dolore e di stabilire il trattamento più adatto per il paziente.

Come avviene la visita di chirurgia della colonna?

Durante la visita, il chirurgo della colonna esaminerà attentamente i sintomi del paziente, oltre ad acquisire informazioni sulla sua storia clinica, stile di vita, attività lavorativa e sportiva, e eventuali antecedenti familiari (anamnesi). Successivamente, procederà con l’esame fisico allo scopo di individuare eventuali contratture, infiammazioni, dolore o sintomi neurologici. Se necessario, il medico potrebbe anche prescrivere esami diagnostici supplementari per approfondire la diagnosi.

Nel caso in cui l’intervento di chirurgia della colonna sia necessario, l’ortopedico spiegherà la tipologia di intervento più adatta alla patologia individuata e, dopo aver raccolto tutti i dati necessari per l’intervento, prescriverà eventuali esami pre-operatori, se richiesti.

Sono previste norme di preparazione alla visita?

Per la visita imminente, la quale è assolutamente sicura e ha una durata approssimativa di 20 minuti, non è necessaria alcuna preparazione da parte del paziente. Tuttavia, durante la consulenza specialistica, è importante che il paziente porti con sé eventuali documenti relativi a precedenti esami medici e una lista dettagliata dei farmaci che sta attualmente assumendo, indicando anche le dosi.

Chirurgia della Colonna Vertebrale

Un approccio meno invasivo, con maggiori possibilità di cura e guarigioni più rapide.

 

Con l’aumentare dell’età della popolazione, si registra un aumento di persone che soffrono di disturbi alla colonna vertebrale. Dopo i 45 anni, il 50% degli italiani sperimenta dolori alla schiena più volte l’anno.

Le lombalgie e le lombosciatalgie da ernia del disco o da stenosi degenerativa sono comuni e possono causare dolore anche agli arti inferiori a causa dell’interessamento del nervo sciatico. La degenerazione può compromettere la stabilità della colonna lombare, causando ipermobilità e infiammazione cronica, che porta al dolore.

Negli ultimi anni, la chirurgia vertebrale ha fatto progressi straordinari grazie all’avanzamento delle tecnologie degli impianti e degli strumenti, alla chirurgia mininvasiva e assistita dal computer. Le opzioni di trattamento per ernie discali, fratture vertebrali, scoliosi, cifosi, spondilolistesi, discopatie multiple e stenosi canalari vertebrali si sono moltiplicate.

Grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni il dott. Leo Massari è in grado di intervenire con trattamenti specifici per ogni distretto della colonna vertebrale, dal tratto cervicale al segmento lombosacrale.

Le patologie più frequentemente trattate includono la lombosciatalgia da ernia discale lombare, la stenosi lombare, la spondilolistesi lombare, la lombalgia da discopatie lombari degenerative, le fratture vertebrali traumatiche ed osteoporotiche, la cervicobrachialgia da ernia discale cervicale, le mielopatie cervicali con sofferenza del midollo spinale e la scoliosi lombare dell’adulto.

Gli approcci chirurgici percutanei e mini-invasivi, la microchirurgia del rachide con l’utilizzo del microscopio operatorio e dei materiali di osteosintesi vertebrale più innovativi e avanzati, consentono un maggior rispetto e risparmio dei tessuti, riducendo i tempi di ospedalizzazione e di recupero per il paziente.

Discectomia microchirurgica per ernia discale lombare

Viene eseguito un trattamento specifico per le ernie del disco utilizzando una tecnica mini-invasiva. Si effettua una piccola incisione cutanea e si utilizza un microscopio operatorio per rimuovere l’ernia discale migrata. Quando necessario, viene effettuata una discectomia selettiva per rimuovere il materiale discale degenerato. La procedura può essere eseguita anche con anestesia spinale e consente una rapida mobilizzazione del paziente. In genere, il paziente può essere dimesso il secondo giorno dopo l’operazione e tornare alle normali attività lavorative entro 20-30 giorni.

Stabilizzazione vertebrale – Artrodesi con tecnica open o mini-invasiva

Viene utilizzata una tecnica chirurgica per trattare problemi gravi della colonna lombare, come la spondilolistesi degenerativa, la stenosi canalare, le scoliosi dell’adulto e le discopatie lombari multiple. La procedura comporta il posizionamento di viti in titanio in ogni vertebra coinvolta, sotto stretto controllo radiologico intraoperatorio, e la loro connessione a barre sagomate per stabilizzare la parte della colonna che causa il dolore cronico. In alcuni casi, può essere necessario rimuovere la porzione più posteriore della vertebra (lamina) o i legamenti degenerati ed ispessiti tra vertebre contigue (laminectomia – recessotomia) per liberare le strutture nervose. Grazie alla tecnologia più avanzata e alle metodiche moderne, in alcuni casi selezionati, queste procedure possono essere eseguite in modo mini-invasivo attraverso piccole incisioni cutanee, rispettando al massimo i tessuti molli e muscolari.

Discectomia microchirurgica per ernia discale cervicale

Trattamento specifico per ernie discali cervicali che causano dolore persistente al collo e alle braccia e sono resistenti a trattamenti conservativi o causano compressione selettiva del midollo spinale. Con l’utilizzo del microscopio operatorio ad alto ingrandimento, si esegue una piccola incisione cutanea laterocervicale anteriore destra per rimuovere completamente il disco cervicale e l’ernia discale. Il disco è sostituito con una protesi cervicale o un innesto osseo chiamato “gabbietta” o “cage” per mantenere l’altezza corretta del disco degenerato. La procedura viene eseguita in anestesia generale e consente una mobilizzazione precoce, con dimissione a domicilio entro la seconda giornata post-operatoria e il ritorno alle normali attività lavorative in 20-30 giorni.

 

Trattamento antalgico postoperatorio

La fase post-chirurgica rappresenta un momento cruciale nel processo di guarigione del paziente. Dopo l’intervento, il corpo deve riprendere le proprie funzioni e superare eventuali complicanze. Per questo motivo, è fondamentale che il paziente venga seguito da un team medico specializzato che possa monitorare costantemente il suo stato di salute e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

In particolare, l’anestesista svolge un ruolo chiave nella gestione del dolore post-operatorio. Grazie alle più moderne metodiche, come i blocchi selettivi dei rami nervosi, i sondini peridurali o la somministrazione continuata di mini-dosi di analgesici, è possibile ridurre significativamente la sintomatologia dolorosa del paziente e favorire la sua ripresa.

Oltre alla gestione del dolore, l’anestesista utilizza anche farmaci di ultima generazione per prevenire eventuali complicanze e garantire il benessere del paziente. Grazie a un’attenta valutazione delle sue condizioni di salute e alla scelta dei farmaci più appropriati, è possibile minimizzare i rischi e favorire una rapida guarigione.

In definitiva, la presenza dell’anestesista nella fase post-chirurgica rappresenta un elemento di sicurezza fondamentale per il paziente, garantendo un’assistenza medica di alta qualità e un recupero rapido ed efficace.

 

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